Studiare meglio

Si tocca con mano nelle scuole e in ogni famiglia: tra DAD, isolamenti e quarantene, studiare non è facile, per niente. E rischiamo altri mesi di lockdown mentale e psicologico che non aiutano proprio nessuno.
Studiare bene significa anche stare bene e allora ecco alcuni consigli raccolti qua e là, non sempre realizzabili, ma che possono dare qualche spunto utile per migliorare, proprio in questi mesi di difficoltà. Prova a sceglierne un paio realizzabili e lavorarci per qualche settimana.

1. L’ambiente giusto
Trova il contesto di studio più adatto:
a) un tavolo pulito con spazio per tutto
b) presa elettrica per caricabatterie e connessione wifi se devi usare il pc
c) una sedia con postura corretta (eh sì, niente divano, letto, poltrona…)
d) meno persone possibili (esclusi altri che studiano).

2. Prima di iniziare
Programma quello che pensi di fare nel pomeriggio/mattina di studio, materia per materia, e verifica di avere tutti i materiali e le informazioni necessarie prima di iniziare. Definisci quando finirai e anche quando farai le pause e cosa farai nelle pause.

3. Elimina le distrazioni
Spegni il cellulare e toglilo dalla vista: lascialo in un’altra stanza.
Se ti servono tablet o pc, limita gli accessi alle app e siti che non c’entrano con quello che stai studiando.

4. Rumori di fondo
Se non sei in un ambiente silenzioso ascolta in cuffia musica classica o audio di ambienti naturali o di caffè/librerie (per esempio quelli che trovi qui: coffitivity.com). Per farlo usa preferibilmente un pc o, se devi usare lo smartphone, utilizza anche la app Forest per eliminare le distrazioni.

5. Crea la tua routine per iniziare
Definisci cosa farai ogni volta per focalizzarti sulla singola materia/argomento (per esempio: respirare a fondo per qualche secondo, mettere sul tavolo solo quello che serve per la materia/argomento, rileggere quello che devi fare, riguardare per 3 min gli appunti/schemi delle ultime cose studiate,…).

6. Trova il tuo ritmo
Misura la tua capacità di studio e la tua tenuta nel tempo. Aumenta giorno per giorno i minuti di concentrazione fino a quando avrai scoperto il tuo ritmo ottimale. Tieni traccia di quello che sei riuscito a fare e di quello che non hai fatto. Non sforzarti a oltranza per ore senza pause: cambia materia una volta concluso e fai pause in base al ritmo che hai definito prima di iniziare.

7. Scrivi
Si impara scrivendo: rivedi appunti, risintetizzali, sottolinea, fai schemi, mappe, quello che preferisci, ma produci materiali ogni volta che studi. Non pensare di sapere perché hai ascoltato, letto o capito. Devi saper comunicare e per farlo devi progettare i tuoi discorsi/scritti con una traccia scritta da cui partirai: i tuoi appunti.

8. Quando stai per distrarti
Fermati e scrivi su un foglio bianco la cosa che vorresti/dovresti fare/cercare: ci penserai quando avrai finito, intanto limitati a segnartela. Ora continua a studiare.

… e naturalmente, studia di mattina (presto), pomeriggio, ma dormi la notte e riposati la sera!

Se sposti costantemente il centro della tua attenzione, costringi il tuo cervello a dedicare tempo e sforzi a scartare, focalizzare e ricentrare i pensieri più e più volte su quello che dovresti fare. Ecco perché è possibile trascorrere un’intera giornata in multitasking, non fare nulla e sentirsi esausti alla fine: hai bruciato tutte le tua energie spostando l’attenzione da una cosa all’altra invece di fare progressi.
– Josh Kaufman

Proprio ora

Un passo dopo l’altro. Ma un passo scelto, non pensato, semplicemente fatto.
Da qualche parte bisogna iniziare. Da un momento preciso.
Anche se non sembra quello giusto.

“L’unico modo per iniziare a fare qualcosa è smettere di parlare e iniziare a fare.”
Walt Disney

MiniHabits

Cos’è un habit? Una abitudine, una cosa che impariamo a fare ripetendola tante volte da riuscirci con sempre meno fatica. Un esempio? Bere un litro d’acqua al giorno fuori dai pasti. O rifarsi il letto ogni mattina. Iniziare a studiare senza rimandare (!!). Fare cinquanta addominali al giorno. Le prime volte un dramma, ma a colpi di ripetizioni, e un giorno dopo l’altro, alla fine i teorici degli habits dicono che sarà sempre più facile.


Ma è davvero così?
Come superare lo scoglio di quelle fatidiche prime volte in cui è veramente difficile vincersi e inziare a cambiare? O peggio ancora, come perseverare e non rimandare?
Il video risponde a questa domanda (e, per i curiosi, fa riferimento a un libro che trovi qui). Illuminante.

In sintesi, la soluzione è scegliere un minihabit, talmente facile da non poter saltare nemmeno un giorno. Perché il vero punto è tenere in movimento il motore dell’abitudine. Fare ogni giorno, per quanto poco, ma fare. Muoversi.
Un esempio? Obiettivo: iniziare a fare addominali. Oppure leggere un tot di minuti al giorno.
Non puntare all’abitudine di fare ogni giorno 20 addonimali o di leggere 10 minuti al giorno. Sembra facile? Non lo è per niente, anzi, non riuscirai, assicurato. Non ce la farai per i fatidici 90 giorni che gli psicologi dicono siano necessari per acquisire un’abitudine. Mollerai di sicuro entro 10 giorni. Niente libri letti né tartarughe per l’estate. Non è pessimismo, è realismo e lo sappiamo tutti.

Cosa suggerisce il video? Inizia facendo 2 addominali al giorno o leggendo 2 minuti.
Due? Sì, proprio due. Ridicolo? Forse. Anzi, talmente facile che non potrai non riuscirci. E vedrai che cambierà tutto. Lo farai ogni giorno e ci saranno giorni in cui farai anche di più (e ti darà una soddisfazione enorme!). Ma sempre almeno 2, anche quando non hai voglia, quando sei stanco, quando è andato tutto male.
Cosa ci vuole a fare due addominali? Tre secondi. E a leggere due minuti (per questo articolo ne hai impiegati proprio 2)? Ridicolo, facile. Verissimo. Ma quei tre secondi quotidiani, quei due minuti di lettura ti faranno riorientare la tua capacità di cambiare, la tua autostima e anche i risultati.
Facilmente. Provare per credere.

Fall forward

Non sono un appassionato del “motivazionese” (di Denzel Washington assolutamente sì), ma forse in questi giorni, con un po’ di tempo in più da perdere su YouTube, un video ogni tanto per ripartire (e non solo prepararsi a ripartire, cosa c’è da aspettare?) può servire. Ovviamente dedicato ai più giovani, ma forse anche per gli “enta”, i quasi “anta” e successivi.

If you don’t fail
You are not even trying
To get something you never had
You have to do something you never did

(… Italia too needs your help!)

youtu.be/tbnzAVRZ9Xc

30 giorni per cambiare la vita

Ci sono cose che non abbiamo mai avuto il coraggio di iniziare. Hobby, romanzi, seconde, terze o quarte lingue, strumenti musicali da imparare a suonare, … cose belle ma non facili, che richiedono non tanto il tempo, quanto la ripetizione, la costanza. Anche pochi minuti al giorno.

E se fosse arrivato il momento?
Consiglio questi 3 minuti di video per iniziare il cambiamento.